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Cinque ragioni per eseguire un’analisi energetica alla tua casa

Negli ultimi anni si parla spesso di analisi energetica dell’immobile sia per via del Superbonus ed Ecobonus, che hanno ribaltato il mondo edilizio permettendo a molti proprietari di sfruttare gli incentivi statali per ristrutturare la propria abitazione, sia per il D. Lgs 192 del 19/08/2005 che ha reso obbligatorio il certificato di prestazione energetica per vendere o locare un immobile.

Oggi, con questo articolo, vorrei illustrare i cinque motivi per cui eseguire una diagnosi energetica è molto importante e può risultare utile per la gestione delle spese dell’immobile.

  1. Riduce le spese termiche

La prima ragione per cui è importante eseguire un’analisi energetica dell’immobile è senza dubbio anche la più importante: “ridurre le spese di riscaldamento”. Quando si parla di abitazione residenziale si pensa subito alle spese condominiali e alle utenze domestiche tra le quali includiamo luce, gas, acqua e manutenzione degli impianti ed elettrodomestici. La maggior parte delle famiglie suddividono le spese tra quelle relative all’illuminazione ed uso di elettrodomestici (luce) e quelle relative all’acqua calda sanitaria e riscaldamento (gas).

Leggendo una bolletta, non si può non notare che durante la stagione di riscaldamento le spese relative al consumo di gas crescono inevitabilmente. Ciò è dovuto al fatto che oltre alla spesa fissa e alla spesa derivante dal trasporto del gas si deve considerare un ulteriore voce aggiuntiva alla bolletta ovvero i costi derivanti del consumo vero e proprio del combustibile che variano in base all’utilizzo e tempo di accensione dell’impianto di riscaldamento.

Uno dei motivi principali delle ingenti spese che riguardano il riscaldamento delle nostre abitazioni è sicuramente la dispersione termica del calore. Infatti, il calore scambiato dai radiatori con l’ambiente interno dell’abitacolo rischia di disperdersi verso l’ambiente esterno se quest’ultimo non risulta ben coibentato. Grazie all’analisi energetica sarà possibile identificare le zone con maggiore dispersione termica e provvedere a isolarle l’edificio in modo da ridurre la trasmissione e dunque le spese di riscaldamento.

  1. Aumenta il comfort termico di zona

Come detto poc’anzi le dispersioni termiche sono la causa maggiore dell’aumento delle spese per il riscaldamento. Identificarle e apportare delle migliorie alla struttura per ridurle porterebbe, non solo, a un risparmio sulla bolletta, ma anche, a un maggior comfort termico di zona. Il comfort termico è definito come una sensazione di benessere fisico e mentale, ovvero come una soddisfazione nei confronti dell’ambiente che ci circonda, per cui non sentiamo né caldo né freddo. Questa sensazione di comfort dipende chiaramente dalla nostra condizione psicofisica, cioè dal tipo di attività che stiamo svolgendo, e dal benessere fisico nel momento in cui la registriamo.

Avere delle strutture troppo disperdenti o un impianto poco performante causerebbe una sensazione di discomfort termico localizzato in prossimità delle mura o dell’involucro trasparente. Per questo motivo è importante capire attraverso l’analisi energetica quali sono le zone dell’appartamento meno performanti e definire gli interventi che possano migliorare la trasmissione di calore in modo da uniformare il riscaldamento in tutte le zone dell’unità abitativa.

  1. Identifica il profilo di carico dell’abitazione

L’analisi energetica di un edificio serve per definire tutte le caratteristiche termiche della struttura, identificando la classe energetica di appartenenza (da A4 a G secondo la Linea Guida Nazionale in vigore dal 1° ottobre 2015). Essa dipende non solo dalla stratigrafia dei componenti opachi e trasparenti ma anche dalle caratteristiche dell’impianto installato. Definire le caratteristiche dell’impianto è importante per capire qual è il carico termico necessario per il riscaldamento dell’edificio e per verificare se il fabbisogno termico orario dell’unità abitativa è soddisfatto dal profilo di carico termico disponibile dell’impianto.

Infatti, per ogni ambiente riscaldato, vengono definiti i fabbisogni termici orari necessari per garantire il comfort termico. Il fabbisogno orario dipende sia dalla capacità dell’involucro a non trasmettere o a sfasare la trasmissione di calore dall’interno verso l’esterno, che dalle abitudini del nucleo familiare. Per esempio, nel caso di una famiglia la cui presenza in casa dipende dagli orari di lavoro da ufficio, il fabbisogno termico di riscaldamento può essere descritto attraverso due campane, una più piccola nelle ore mattutine e una con concavitá più ampia nelle ore serali.

Identificare questi fattori e settare il riscaldamento in modo che il carico termico soddisfi questo profilo permetterebbe di evitare sprechi inutili di energia e di ridurre le spese di riscaldamento.

  1. Definisce le caratteristiche dell’impianto

Un altro motivo per cui è importante eseguire un’analisi energetica è quello di avere schematizzato e compreso tutte le caratteristiche dell’impianto termico. Conoscere la tipologia di impianto installata nel nostro appartamento, la potenza termica nominale, l’efficienza dell’impianto e il tipo di distribuzione all’interno dell’edificio è utile per capire quali sono le migliori applicazioni dell’impianto rispetto alle necessità di riscaldamento degli abitanti dell’edificio.

Di questo tipo di analisi se ne occupa l’ingegnere specializzato che a fronte dei dati recepiti attraverso le bollette o in alternativa dei dati misurati durante una stagione (o periodo) di riscaldamento identifica i problemi riscontrati nell’applicazione e definisce le nuove misure di utilizzo dell’impianto per aumentare l’efficienza di riscaldamento. È importante, inoltre, che lo specialista verifichi che tutte le manutenzioni ordinarie siano state effettuate e che la caldaia, a fronte di tali manutenzioni, lavori al regime ottimale durante il periodo di funzionamento.

  1. Stabilisce la qualità dell’energia utilizzata

Infine, l’analisi energetica serve a stabilire qual è la qualità dell’energia utilizzata per soddisfare le esigenze di riscaldamento, acqua calda sanitaria, ventilazione e utilizzo degli elettrodomestici. Infatti, attraverso il certificato di prestazione energetica, viene definito l’indice di prestazione energetica globale dell’edificio in termini di energia primaria non rinnovabile (Egl,nren), derivante, quindi, da fonti fossili.

Minore è l’indice di prestazione globale non rinnovabile minore sarà la quantità di energia proveniente da fonte fossile. Questo significa che l’impianto termico dell’edificio per soddisfare l’esigenza di energia primaria fa rifermento all’uso di energie rinnovabili come energia solare (collettori o fotovoltaici), l’energia geotermica o dell’aria (pompa di calore) e altre forme di energia elettriche meno inquinanti e più eco sostenibili.